La Storia Dell’Acqua Di Lourdes

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A Lourdes arrivano ogni anno circa sei milioni di pellegrini. Molti sono infermi e vengono immersi, per un bagno, in grandi piscine dove è raccolta l’acqua che sgorga dalla fonte miracolosa. Sono migliaia e migliaia le guarigioni avvenute all’improvviso in seguito a quel bagno. E di quelle guarigioni, una settantina sono state riconosciute dalla Chiesa come portentosi miracoli. Anche la Scienza, naturalmente, si è interessata molto delle guarigioni che avvengono a Lourdes. L’acqua prodigiosa, perciò, è stata sottoposta a tutte le analisi scientifiche possibili, che non hanno mai messo in risalto niente di straordinario. Un fatto tuttavia ha sempre sconcertato gli scienziati. Nell’acqua delle piscine di Lourdes entrano ogni giorno centinaia di ammalati. Alcuni affetti da piaghe purulente e sanguinanti. A sera l’acqua è sporca, torbida, inquinatissima, piena di germi. Eppure, anche se viene cambiata solo due volte la settimana, nessun ammalato è mai stato contagiato durante quei bagni. Negli ultimi anni, l’acqua di Lourdes è stata studiata anche da scienziati che si avvalgono di metodi di ricerca nuovi, e i risultati ottenuti sono curiosissimi. Tra questi ricercatori moderni vi è la dottoressa italiana Enza Ciccolo, biologa. Laureatasi a Pisa, ha lavorato nei laboratori di varie università e in quelli dell’Istituto Mario Negri di Milano, ed ha poi studiato per sette anni a Lione in Francia, presso il Centro del professor Paul Nogier, neurofisiologo, fondatore della auricolomedicina, apprendendo le tecniche e le teorie che riguardano gli influssi della luce sul corpo umano. “Diversi anni fa”, mi ha raccontato la dottoressa Ciccolo “andai a Lourdes con la mia famiglia. Rimasi affascinata nel vedere tutta quella gente che si immergeva nelle piscine alla ricerca di un beneficio: gente di tutti i tipi, chi con malattie, chi con piaghe sul corpo. Mi chiesi: “Chissà quanti batteri deve contenere quell’acqua”, e decisi di analizzarla. Ne portai un campione nel mio laboratorio e vidi che era piena di organismi patogeni, ma che questi erano diventati innocui, non erano aggressivi. Facendo un esame spettroscopico, constatai che in quell’acqua erano presenti tutte le frequenze della luce, cosa che non si riscontra mai nelle altre acque.
Ed erano proprio quelle frequenze perfette, straordinarie, potenti, che impedivano ai germi patogeni di agire, di nuocere. Ho constatato, inoltre, che quelle particolari frequenze presenti nell’acqua di Lourdes, portano benefici a tutto il corpo, ma in particolare ai tessuti che hanno un’origine ectodermica, cioè la pelle e il sistema nervoso. E’ noto infatti che a Lourdes sono moltissime le guarigioni che riguardano le malattie della pelle e quelle legate al sistema nervoso, come le paralisi”.

Esperimenti interessanti sull’acqua di Lourdes sono stati compiuti anche dal ricercatore giapponese dottor Emoto Masaru. Il mio interesse per lo studio dell’acqua”, mi ha raccontato il dottor Emoto “è iniziato vent’anni fa, quando conobbi negli Stati Uniti il dottor Lee Lorenzen jr. E’ un biochimico che ha sviluppato la “micro-cluster water”, detta anche “Magnetic Resonance Water” cioè l’acqua trattata con risonanza magnetica. Sua moglie era malata di una stranissima malattia, refrattaria a ogni tipo di medicine, e lui, riflettendo sul fatto che l’acqua costituisce gran parte del peso del corpo umano, pensò che, forse, inducendo cambiamenti nell’acqua presente nell’organismo, si poteva avviare un processo di guarigione. Mise a punto un procedimento con il quale, facendo passare dell’acqua attraverso un raggio laser e uno speciale campo magnetico, riusciva a far trattenere a quell’acqua informazioni che potevano giovare al corpo. E in quel modo riuscì a guarire la moglie. Furono quei risultati a dare l’avvio alle mie ricerche. Portai in Giappone un prototipo della macchina che Lorenzen aveva realizzato, e continuai ad esperimentare, ottenendo risultati eccezionali, che dimostravano come l’acqua magnetizzata faceva veramente bene. Ma continuavo a chiedermi se fosse possibile avere una prova “fisica”, “visibile” del cambiamento dell’acqua trattata con la risonanza magnetica. Un giorno pensai all’acqua ghiacciata e mi venne l’idea di fotografare un cristallo di ghiaccio. Il cristallo è una sostanza solida con atomi e molecole disposti in modo ordinato. Mi dicevo: “Forse i cristalli dell’acqua magnetizzata hanno una certa forma, mentre quelli dell’acqua comune ne hanno un’altra. E lo stesso doveva essere per l’acqua pura e l’acqua inquinata”. Erano idee, intuizioni. Ho cominciato a sperimentare. Sono riuscito a mettere a fuoco un apparecchio adatto a fotografare i cristalli del ghiaccio e quando ho ottenuto la prima fotografia, sono rimasto stupito. Mi sono trovato di fronte a una forma meravigliosa, di una bellezza incantevole. E da quel momento sono iniziati i miei esperimenti. I dati scientifici che ora, dopo otto anni di esperimenti ho in mano, sono costituiti da oltre diecimila foto di cristalli di vari campioni d’acqua, che dimostrano come questo elemento sia “vivo”, una specie di nastro magnetico su cui sono incise moltissime informazioni, e che è in grado di “interagire” con l’ambiente e con le persone. Ho preso dell’acqua distillata e l’ho messa in una boccetta. Poi, di fronte a quell’acqua alcune persone hanno pronunciate parole dolci e piene di serenità come “mamma”, “papà”, “amore”, “angelo”, “grazie”, “pace”. Quindi ho fatto ghiacciare quell’acqua e ho fotografato i cristalli che sono apparsi bellissimi, armonici, geometrici, luminosi. In un secondo tempo ho sottoposto la stessa acqua a un trattamento di parole dure e negative, come “odio”, “guerra”, “morte”, “sangue”, “demonio”. I cristalli ottenuti con il congelamento erano brutti, orrendi, contorti, scuri, disarmonici, incompiuti. Era come se fossero stati spezzati, schiacciati, devastati da una energia cattiva. Il 25 luglio del 1999 ho fatto un interessante esperimento presso il lago Biwa, che si trova nella provincia di Shiga, ed è il più inquinato del Giappone. Alle quattro e mezzo del mattino, ci siamo riuniti in 350 per pregare sulle sponde del lago. I cristalli dell’acqua prelevata prima della preghiera erano bruni, contorti, pieni di buchi e di separazioni; quelli dell’acqua prelevata dopo la preghiera erano bellissimi, pieni di equilibrio, con complicate forme geometriche.

“Io non sono cattolico, ma conoscendo la fama dell’acqua di Lourdes, ho voluto sottoporla alle mie ricerche. Ho fotografato i cristalli dell’acqua di Lourdes ghiacciata e quello che ho ottenuto è meraviglioso”.

Il cristallo di quell’acqua ha una forma singolare, armonica, che dà una sensazione di gloria mistica. Nella nostra cultura giapponese usiamo la parola “hado” per intendere le vibrazioni di una energia estremamente sottile. Ebbene, l’acqua di Lourdes ha uno straordinario “hado” d’amore, capace di trasmutare l’odio in amore.

Autore: Renzo Allegri

Tratto dalla rivista di Maggio/Giugno 2003 “Medjugorje Torino” 

La Storia Dell’Acqua Di Lourdesultima modifica: 2008-11-28T22:56:20+01:00da dio_amore
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