Benedetta, 18.12.2009

 Il Perdono e la Pace

 Miei piccoli e amati figli,

sono la vostra Mamma Celeste e vengo a voi per invitarvi ad accogliere il Bambino Gesù nel vostro cuore, purificato per mezzo del perdono. Gesù povero non abita nei palazzi dei re, ma abita nei cuori di coloro che accolgono il Suo Perdono. Gesù è il Perdono e viene a voi, solo se lo volete ricevere. Riconoscete di avere bisogno di Lui, perché siete peccatori.

Accogliete quindi il Suo Perdono e fate sì che Lui rimanga sempre in voi, perdonando a vostra volta tutti coloro che vi hanno fatto soffrire e che continuano a farvi soffrire. Con Gesù nel cuore, che vi perdona tutti i vostri peccati, perdonate tutti, con perseveranza, per non allontanarvi mai da Lui. Infatti Lui non si allontanerà mai da voi, ma voi avete il potere  di allontanarvi da Lui e lo fate ogniqualvolta non perdonate il vostro prossimo.

 

Il Perdono è un atto di volontà che può risultare molto difficile, ma non è mai impossibile, perché ogni figlio di Dio, creato a Immagine e Somiglianza del Padre Celeste, è nato per amare e per perdonare. Questa è la vostra vera natura, che potete riconoscere o disconoscere. Il perdono è un frutto dell’Amore, che abita nei vostri cuori, ed è il frutto più amabile e sublime.

Quanti di voi cercano Doni straordinari, come strumenti per servire l’Altissimo, e non chiedono il Dono per eccellenza: portare nel mondo il Perdono e la Misericordia di Dio.

 

Il Perdono è la gloria del Regno, è il trionfo dell’Amore, è la Vita che si perpetua come Lode al Creatore. Il Perdono è la salvezza in cui vivete i vostri giorni in attesa della vita futura, in cui entrerete sempre per mezzo del Perdono di Dio.

 

Il Perdono è un atto forte di volontà, senza dubbi e senza tentennamenti, con disposizione ferma di perdonare sempre, così come sempre Dio vi perdona. Questo atto, che vi viene chiesto, è l’inizio di una dinamica estesa, perché di origine soprannaturale, che porta conseguenze di guarigione in misure a voi inimmaginabili.

 

Per farvi comprendere meglio, vi ricordo la Parola di Dio, che trovate nel Vangelo secondo Matteo al capitolo 18. Cominciate a leggere dal versetto 23 :

 “A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. 25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. 26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. 27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.”

 

In questa parabola Dio vi dice che avete un debito infinito con Dio e che non potrete mai saldarlo. E’ un debito d’amore. Lui vi ha donato Amore senza misura e voi, invece di contraccambiarlo in modo degno, lo avete rinnegato e tradito un’infinità di volte, e ancora continuate a tradirlo. Per questo la giustizia di Dio vi escluderebbe per sempre dal Regno, tuttavia, se voi lo pregate con umiltà, conoscerete il Dio Misericordioso e Pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà, che vi condonerà il vostro debito, dimenticando i vostri peccati.

 

Continuate a leggere: “28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! 29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.”

 

Con queste Parole Dio vi dice che il debito d’amore che i vostri fratelli hanno verso di voi è piccolo e infinitamente inferiore al vostro debito con Dio, che vi è stato rimesso. Inoltre il fratello non è Dio, ma un compagno di viaggio, e questo sottintende che è peccatore, come anche voi siete peccatori. Ricordate che anche voi avete debiti verso i vostri fratelli.

Occorre quindi osservare che siete chiamati prima a ricevere il perdono di Dio e poi a trasmetterlo al vostro prossimo. Perché mai l’uomo descritto nella parabola non si comportò così? L’origine del peccato è l’incredulità perché lui, che era cattivo, non poteva credere di essere stato condonato. Infatti, se lui fosse stato al posto del padrone, non lo avrebbe fatto e pensava che il padrone avesse un cuore simile al suo, che riteneva giusto. Ai cattivi è difficile credere che gli altri possano essere buoni, perché, radicati come sono nel loro egoismo, pensano di essere sempre nel giusto e che gli altri dovrebbero pensare come loro. Potete leggere il cuore dell’uomo della parabola secondo le azioni che portò a compimento:” afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!”

Lui, in cuor suo, temeva che il padrone non sarebbe stato fedele alla sua Parola e, in seguito, gli avrebbe richiesto di saldare il debito.  

 

Continuate a leggere: “31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. 32 Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. 33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?

 

Voi sapete bene che Dio vede qualunque cosa voi facciate e ode tutte le parole che dite, così come scruta i vostri pensieri: nulla di voi è nascosto ai suoi Occhi, pertanto, ogni volta che non perdonate, Lui ripete a voi le Parole che avete udito nella parabola. Tuttavia potete udire o non udire la sua Voce che vi parla sommessamente, perché il vostro cuore, peccato dopo peccato, può essersi indurito.

Pregate il Buon Dio che purifichi la vostra coscienza dalle lordure del peccato, affinchè possiate comprendere cosa Lui vuole da voi, per obbedire con prontezza e trovare la gioia a cui anelate.

 

Terminate la lettura : “34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello”.

 

Queste Parole sono di Dio e degne di fede, perché si compiono sempre nella vita di tutti gli uomini. Imparate quindi che la Parola di Dio non va mai sottovalutata, ma va accolta per quello che è, cioè Parola Viva, che ha potere di salvarvi. Se invece non l’accogliete, sarete voi stessi causa della vostra condanna, non certo Dio, che non può rinnegare Se stesso.

 

Quando liberamente scegliete di non perdonare, voi vi esponete agli aguzzini. Chi sono? Sono gli spiriti opprimenti delle tenebre, che accenderanno in voi pensieri che torturano e ricordi penosi e tutto questo indebolirà il vostro spirito e renderà il vostro cuore sempre più duro e sordo ai richiami di Dio. Queste sofferenze, non volute da Dio, ma da Lui permesse, dovrebbero incentivarvi a ritornare a Lui che è la vostra Pace, Pace di Perdono, guadagnata da Gesù per mezzo della sua Passione, Morte e Risurrezione.

Io vi ricordo che di fronte alla sua Santità voi siete tutti e siete sempre peccatori, ma Lui è Misericordioso e vi chiama a vivere nel Suo Perdono e a portare il perdono a tutti, senza fare differenze.

 

Ci sono troppi figli che non vivono la pienezza del Perdono di Dio, perché non riescono a perdonare a se stessi, e quindi non possono sperimentare quella Pace che il Signore dona ai suoi amati.  Oggi, per un numero infinito di oggi, il Signore vostro Dio vi chiede di accogliere la sua Pace dicendovi : “ Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.” (Giovanni 14,27)

Siate saggi, ricordate queste sue Parole, custoditele come Tesoro prezioso, ripetetele alla vostra intelligenza, fatele risuonare nel vostro cuore insieme a un giusto rendimento di grazie. Non fate posto ai turbamenti e alle inquietudini, perché Dio ha cura di voi.

L’origine della vostra mancanza di perdono verso voi stessi è perché vi giudicate. Rinnovate la vostra mente rinunciando al giudizio. Smettete di giudicarvi, facendo vostra la Parola che dice : “Il mio giudice è il Signore!” (1 Corinzi 4,4), perché questa è la Parola che vi libera dalle tentazioni del giudizio su voi stessi.

 

Dio conosce le vostre ferite interiori e le cause che le hanno determinate, e vi attende ogni giorno per donarvi la sua Pace. La Via la conoscete: è la Via del Perdono accolto e donato, poiché è scritto : Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.”(Matteo 10,8)

 

Ed è anche scritto: “Amerai il prossimo tuo come te stesso.”(Marco 12,31)

Amate dunque voi stessi per mezzo dell’Amore di Dio che viene versato nei vostri cuori.

 

Figli miei, amati piccoli del mio Cuore, ascoltate la Parola di Dio e vivetela ogni giorno e la Pace del Signore, che supera ogni intelligenza, dimorerà sempre nei vostri cuori, a gloria di Dio.

 

Vi benedico e vi accompagno ogni giorno nel cammino della vita.

 

 

Maria, Madre del Principe della Pace.

Benedetta, 18.12.2009ultima modifica: 2009-12-30T17:00:34+01:00da dio_amore
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