TRATTATO DI LISBONA? NO, GRAZIE!

LA CLASSE POLITICA ITALIANA STA SVENDENDO IL PAESE

E I CATTOLICI IN PARLAMENTO S’INCHINANO AI VERI

PADRONI DI BRUXELLES E DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

(CON DUE VIDEO SULL’ARGOMENTO)

(a cura di Claudio Prandini)

INTRODUZIONE

Per dare un segnale chiaro a questa “deriva relativista, antidemocratica e prevaricatoria”, Salina ha proposto che i Paesi che ancora devono ratificare il Trattato di Lisbona, come l’Italia (ora non più, almeno per quanto riguarda il Senato, ndr), “escludano l’accettazione della Carta dei diritti fondamentali, rifiutandone la prevalenza sulla propria legislazione, e la prevalenza di tutte le artificiose sentenze ad essa collegate, come hanno fatto già in sede di sottoscrizione del Trattato, Inghilterra e Polonia”.

“Credo sia necessario un segnale forte per dare un avvertimento chiaro”, ha sottolineato il Presidente di AFE.

“Non vorrei – ha concluso Salina – che l’Agenzia europea per i diritti umani, con sede a Vienna, che opererà in collegamento con il Consiglio d’Europa vada a promuovere diritti degli omosessuali, quali il matrimonio, l’adozione, ecc., e ad annullare il diritto all’obiezione di coscienza quando confligge con il diritto della donna all’aborto, e così via”.

“I primi segnali lo confermano – ha detto –. Forse è necessario, e non solo per i cattolici, dare un chiaro segnale di ‘stop’”.

Così, mentre gli italiani stanno per andare in vacanza, nel più stretto silenzio dei media e dei politici, è iniziata la dittatura.  Al Senato infatti il voto di ratifica al Trattato è passato all’unanimità e ora manca solo il voto della Camera, che sarà forse la fotocopia del voto al Senato. Una dittatura, dicevamo, che sarà quasi impalpabile, in punta di piedi, dove il nuovo Logos non sarà il Vangelo e nemmeno un umanesimo ad esso ispirato, ma le direttive provenienti dalle logge massoniche e dei burocrati di Bruxelles che nessuno ha votato. Cercheranno di spazzare via gli ultimi rimasugli del Cristianesimo e le varie identità dei diversi popoli, con la complicità di quei cattolici italiani che, in parlamento, pur potendo parlare sono stati in silenzio. In silenzio di fronte alla Bestia descritta dall’Apocalisse. Dio, nel giorno del giudizio, chiederà conto del loro silenzio e del loro avvallo…

(Continua sul sito a metà home page – www.parrocchie.it/correggio/ascensione/indice.htm)

TRATTATO DI LISBONA? NO, GRAZIE!ultima modifica: 2008-07-27T08:30:57+02:00da dio_amore
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