visione del volto del Padre – Valtorta

Un assaggio della visione del volto del Padre che ha avuto la Valtorta nel ’43

Dice Gesù:

«Il Padre ti guarda. Come un uccellino sta caldo a sicuro sotto le
vigili cure dei genitori,

così sta’ tu sotto l’occhio di Dio che ti guarda con amore.
Pensa che sei covata, scaldata, nutrita dall’Amore.
Dio Eterno, Padre nostro, ti sta sopra. Vedi e senti questa forza che
dilaga su te dal sommo dei cieli,

questo riso che ti empie di soprannaturale letizia, questa luce che ti
scalda e ti conduce. Hai bisogno di vederla con l’occhio della mente
per potertene oggi fare il tuo pane.
Altro cibo ti verrà dato. E bene amaro. Ma questo nutrirà talmente lo
spirito tuo da rendere quell’amaro incapace di uccidere.»

Mentre correggevo i fogli dattilografati, ebbi improvvisamente questa
comunicazione. La ebbi in momenti in cui leggevo fogli tutt’altro che
lieti e miei personali. Erano dettati di una severità generale e
tremenda.
E contemporaneamente ebbi la vista intellettuale dell’ “amore del
Padre”.
Dico “amore del Padre” perché non potrei dire di avere visto l’Eterno
Padre così come vedo il Figlio: umanamente. Ma pure l’ho visto. E se
parlando a suo tempo di Maria Ss. ho detto che ho visto il corpo
spiritualizzato di Maria come una emanazione di luce nella luce, ma
sempre in forma di corpo, ora potrei dire che ho visto una immensa
Luce, di una letizia incomparabile, dalla quale traspariva un’idea di
volto. Dico: idea, perché era come se l’immensa luce lo velasse di
strati e strati di splendore per potermene rendere capace di vederlo
col mio povero occhio umano.

Un volto proteso su me e due braccia tese come per proteggermi o
abbracciarmi. Null’altro. Quel che, che intravvidi, era di
incomparabile bellezza. Lo sguardo vivo di una perenne giovinezza e
pure infuso di una dignità di età matura e di una bontà di sguardo di
vecchio. Ugualmente il viso era maestoso, ma senza segni di vecchiezza
o di eccessiva gioventù. Un volto perfetto di età a di forma.
Povere parole mie, come mi fate pietà per la vostra insufficienza a
descrivere!
Quello poi che è assolutamente indescrivibile è ciò che il mio Gesù
dice “il riso” del Padre.
È un moto che non ha voce, ma ha in sé tutte le più confortanti parole.
Ed io, proprio come un uccellino fino a quel momento tremante di
solitudine e paura, di freddo e di languore, me ne sento penetrare,
scaldare, rendere sicura.
Sia benedetto l’Altissimo che mi permette di comprendere la sua
santissima paternità per una povera creatura quale sono.


Dice Gesù:

(16 -11-1943)
«Lascia cadere tutto e trattieni solo Dio, la Luce, la Grazia, l’Amore
di Dio.
Nulla di ciò che è della terra ti turbi. Sei figlia di Dio. Ti ho dato
di vedere questa sublime condizione per rivestirti di forza e serenità.
Le cure dell’Altissimo, come due braccia amorose, sono protese su te.
Verrà il momento in cui si uniranno per portarti oltre queste terrestri
brutture, portarti nella Luce che ora con amore ti guarda.

Pensalo sempre: “Su me c’è il Padre di Gesù che è anche il Padre mio.
L’Amore che ha unito il Padre al Figlio mi unisce al Padre, ed è
l’amore del Figlio che mi ha dato l’amore del Padre. In me ho dunque
Dio Uno e Trino poiché ho il loro amore”.
Ti sentirai alzare come da aquila in volo da questo pensiero e
penetrerai nel Fuoco che ti vuole accendere tutta per farti degna di
Esso.

Ed ora avanti, mia piccola voce. Il tempo è breve e molta è la Parola.
E ancora maggiore è l’ignoranza della Parola.

Diamo a questi disgraziati tutto quanto si può, acciò non ci facciano
accusa della loro rovina. Il mondo perirà ugualmente perché vuole
perire. Ma la Giustizia e i giusti del Signore potranno dire: “Tutto vi
è stato dato per salvarvi, anche più di quanto era dovere, poiché
l’amore è un prodigo mai sazio di donare”.

Non ti accasci la convinzione che è inutile la fatica che compi perché
le parole sante cadono su anime tetragone e chiuse come forzieri di
acciaio. Per quel Volto tre volte santo che la Bontà t’ha mostrato e
che per te è un riso d’amore, per quel Volto che gli uomini hanno
forzato a ritirarsi sotto il montare di una valanga di delitti che dopo
avere devastata la Terra si avventano contro i Cieli, continua ad
essere mano che serve la Parola.
Hanno nascosto il Volto di Dio. Lo negano. Non credono in Lui. Vi hanno
sostituito ciò che è loro rovina. Sono in balìa delle forze occulte
ribelli al segno di Dio e quelle servono, quelle credono, quelle
ubbidiscono. Voci e voci escono da fonti bugiarde e non ve ne è una che
dica il vero o un riflesso di vero. Sono risa di demoni che irridono
l’uomo e che si mutano in parole di menzogna per portarlo sempre più
fuori via, quelle che ascoltano.
Vogliono conoscere il futuro per regolarsi.

Il futuro è qui: nella mia Parola. Per evitare questo presente che è
peggio di un incubo e di una condanna bisognava studiare questa Parola,
saperla leggere e regolarsi sui suoi insegnamenti morali, storici e
soprannaturali. Per rendere meno atroce il futuro ancora occorrerebbe
studiare questa Parola che insegna il Bene e la Verità.

Ripeto: lasciate i morti là dove sono. Se sono beati non possono dirvi
che ciò
(La scrittrice aggiunge a matita: Isaia Cap. 8 v. 17Cap. 9v. 1) che già
la Parola vi dice, perché i santi del Signore parlano la stessa lingua
del Signore. Se sono dannati non possono che dirvi le parole del loro
padre, maestro e re di menzogna. E potete credere che il Menzognero
abbia un atomo di pietà e vi conceda una luce che sia luce di salvezza?
Ma no, che anzi, perseguendo il suo scopo, vi crea miraggi entro i
quali è il baratro d’abisso. E nell’abisso state precipitando non
avendo più a vostra guida la luce del mattino: Dio vostro Padre santo.
Orbi guidati da ciechi, i vostri spiriti traviati vagano di errore in
errore, di rovina in rovina. Cozzate e vi date dolori sempre nuovi l’un
coll’altro e provocate nuove ferite e nuove sciagure, vi odiate per il
male che vi fate e prendete a piene mani quest’odio che vi lievita in
cuore e lo lanciate contro Dio rendendolo responsabile del male vostro.

E l’odio, non potendo raggiungere il Cielo, ricade su voi in fuoco e
fiamme, in fame, in morti, in desolazioni, in disperazioni, in
oscurità. Né vi sarà tregua sinché conoscerete a vostre spese che la
violenza non serve, che il sangue imbarazza e non nutre, che l’odio non
crea, ma distrugge. Né vi sarà tregua finché i vostri cuori non si
volgeranno a Dio.
Io sono Colui che vi può dare pace, e non coll’uso delle vostre armi
omicide ma della mia arma santa: la Croce, ma spezzando col mio amore
le vostre armi omicide.
Non precipitate il Giudizio di Dio col vostro passare la misura nel
peccare. Non fate che troppo breve sia la sosta fra il tempo
dell’Anticristo e il tempo di Cristo, perché, se è vero che gli ultimi
giorni saranno abbreviati per amore degli eletti, è anche vero che vi è
necessario avere una sosta di pace per ritemprarvi alla ultima satanica
lotta.
Io farò ribaltare la pietra sull’antro di Lucifero dopo la sconfitta
della Bestia e dei suoi servi; ma voi, col vostro acclamare il Male,
non date forza al Demonio di scuotere quel serrame. Non fate, dei
vostri spiriti devoti alla carne e a Satana, leve per aprire la
prigione infernale e farne uscire il Maledetto per l’ultima preda prima
che i cuori degli uomini si siano ribattezzati nella Parola del
Signore.»

visione del volto del Padre – Valtortaultima modifica: 2008-06-10T20:17:24+02:00da dio_amore
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