«È una battaglia infernale»

KABUL – Prosegue l’offensiva americana in Afghanistan, al via da giovedì, che ha come obiettivo quello di «ripulire» valle dell’oppio. In campo 4 mila marines e 650 afghani impegnati a liberare il territorio di talebani. L’esercito americano è impegnato da alcune ore in violenti combattimenti nella provincia di Helmand: lo ha confermato il generale Larry Nicholson, comandante del corpo dei marines, precisando che la brigata 2/8 dei marines sta avendo difficoltà nell’avanzare verso sud. L’offensiva americana si è trasformata in una «battaglia infernale» ha detto Nicholson. «Una base ostile situata a sud di Garmser è stata distrutta ieri. Ma ciò non vuol dire che il nemico sia fuggito», ha aggiunto l’alto ufficiale.

UCCISO UN SOLDATO USA – Nicholson ha anche confermato la morte di un soldato americano, il primo ucciso dai ribelli talebani durante l’offensiva dei marines. L’operazione «Khanjar» («Colpo di spada») è la più vasta dopo l’annuncio del presidente Barack Obama dell’invio quest’anno di 21 mila soldati di rinforzo specialmente al sud, nella provincia di Helmand, una zone dove i ribelli talebani sono attualmente più in forze.

ATTACCO KAMIKAZE FERITI LIEVEMENTE DUE PARA’ – Intanto due militari italiani sono stati leggermente feriti sempre in Afghanistan in seguito ad un attacco suicida. Lo ha reso noto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. «A 20 chilometri da Farah, c’è stato un attacco a un nostro mezzo Lince» ha dichiarato la La Russa.
Lo scontro è avvenuto al termine dell’operazione condotta dalle nostre forze armate in concomitanza con l’offensiva americana, nel cui ambito un gruppo di insorti è stato catturato nelle ultime 24 ore nella Valle di Musahi, 35 chilometri a sud di Kabul, in un’operazione congiunta compiuta dai militari italiani della Folgore e dai soldati dell’esercito afgano. Durante l’intervento delle truppe è stato sequestrato un buon quantitativo di armi portatili. Secondo quanto riferito dal Comando italiano a Kabul, i combattenti arrestati sarebbero tra i responsabili di molti degli attacchi compiuti nella zona contro i soldati italiani. Iniziata alle ore 4 del 2 luglio, l’operazione, che ha visto impegnati circa 600 militari tra italiani e afghani, è terminata nella notte. Gli insorti catturati sono ora sotto custodia delle autorità afgane. All’inizio dell’operazione, inoltre, un secondo gruppo di insorti ha abbandonato le sue posizioni nell’area, cercando rifugio in una provincia limitrofa. Grazie al controllo dell’area assicurato dalle unità italiane posizionate in punti appositamente scelti, è stato possibile individuarne la localizzazione, nell’area di responsabilità di un altro contingente di Isaf.

 

03 luglio 2009

«È una battaglia infernale»ultima modifica: 2009-07-03T15:45:51+02:00da dio_amore
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