L’ESEMPIO DI CARITA’ DEL PAPA

 

E’ una polemica che minaccia di scaricarsi tutta su papa Benedetto XVI. E sarebbe profondamente ingiusto.

Anche perché siamo in grado di rivelare che – in realtà – il maggiordomo di Vatileaks ha già ricevuto un significativo gesto di perdono personale del Pontefice, che è un uomo mite e misericordioso (mi è capitato di definirlo talora con l’espressione che si usa per Roncalli, “il papa buono”).

Dunque se questo padre di famiglia – che pure ha sbagliato – resta tuttora in galera non è perché gli sia mancato l’abbraccio riconciliatore del Santo Padre.

Tornerò dopo su questo aspetto inedito. Prima riassumo la vicenda.

Il maggiordomo del Papa, il 6 ottobre scorso – per le note vicende dei documenti pubblicati da Gianluigi Nuzzi – ha avuto una condanna a tre anni, ridotti a un anno e mezzo.

Gabriele ha già scontato alcuni mesi di detenzione preventiva in condizioni che, per qualche aspetto, hanno suscitato delle polemiche (che potrebbero creare qualche imbarazzo alla Santa Sede, visto il costante magistero dei Papi in difesa dei diritti dell’uomo).

La condanna del tribunale non è stata appellata dall’imputato, che ha riconosciuto le sue colpe, ed è quindi  diventata definitiva.

Ma ha sorpreso il fatto che invece della molte volte annunciata “grazia”, dopo il verdetto sia arrivata la nuova e definitiva detenzione. Anche perché – ad esempio in Italia – nessun incensurato va in galera per una condanna a diciotto mesi.

E’ imbarazzante che nel piccolo stato vaticano, istituito a protezione del Papa, come presidio di libertà nel mondo, si trovi detenuto un buon padre di famiglia che tutti descrivono come incapace di far del male pure a una mosca.

Soprattutto considerando che in passato – come ha fortemente denunciato Benedetto XVI contro la pedofilia – da parte del ceto ecclesiastico si sono talora chiusi gli occhi su crimini che hanno provocato sofferenze atroci alle vittime e sono stati per la Chiesa – secondo Papa Ratzinger – più gravi e devastanti delle persecuzioni.

Come si spiega dunque il perdurare di questa anomala detenzione, per diffusione di documenti riservati, di Paolo Gabriele, dal momento che il direttore della Sala stampa vaticana, padre Lombardi, aveva più volte fatto capire che subito dopo la conclusione del processo sarebbe arrivata la grazia?

Bisogna leggere un duro comunicato ufficiale della Segreteria di Stato vaticana che è stato diramato il 25 ottobre scorso. Si noti anzitutto che non è stato firmato e diffuso da padre Lombardi, ma direttamente dalla Segreteria di Stato.

continua su http://www.antoniosocci.com/2012/11/lesempio-di-carita-del-papa/

L’ESEMPIO DI CARITA’ DEL PAPAultima modifica: 2012-11-10T06:50:00+01:00da dio_amore
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